sabato 29 novembre 2008

Stà arrivando ... Poppea!


Mancano pochi giorni a "L'incoronazione di Poppea" la grande serata di beneficenza a Milano, in occasione del World AIDS Day 2008, organizzata da A.S.A. e il cui incasso sarà interamente devoluto al Progetto di Accompagnamento delle persone sieropositive coordinato da A.S.A.

In attesa di questa elettrizzante serata vi proponiamo una raccolta di articoli e post apparsi su vari siti italiani nelle ultime settimane.

Buona lettura...e se avete altre segnalazioni da farci non esitate a inserire un commento.

[...]Il cast sarà protagonista di un vivace spettacolo curato dalla regista Paola Reggiani, che ha trasposto la vicenda presso la corte imperiale giapponese, tra splendidi kimono originali e continue citazioni cinematografiche.
http://www.arcigay.it/citta-unite-contro-hivaids-2008

[...] La data è il 1 dicembre: il World Aids Day, la giornata mondiale contro l'Aids, compie vent'anni. Un appuntamento importante per riflettere e ricordare di non abbassare la guardia e continuare a promuovere iniziative di prevenzione.
Fra i tanti interventi in programma, l'Asa propone [...] a Milano, il 1 dicembre alle 20, a sostegno del progetto di accompagnamento Asa, il Teatro Dal Verme ospita una serata benefica con il celebre ensemble La Venexiana e Claudio Cavina. Si tratta dell'unica tappa italiana della tournée internazionale de L'incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi nel nuovo allestimento curato da Paola Reggiani
http://viaggi.corriere.it/dove_consiglia/eventi/2008/aids_world_day_20/eventi_aids_day_2008.shtml

[...] La sensuale musica di Monteverdi, Cavalli, Sacrati e Ferrari, e lo scabroso ed esplicito libretto di Giovan Francesco Busenello raccontano il trionfo dell'amore in tutte le sue forme nel violento intreccio di sesso, morte e politica che portò all'ascesa al trono di Poppea Sabina accanto all'imperatore Nerone.
http://www.freeblogging.it/in-concerto/progetti-musicali/L-incoronazione-di-Poppea-con-La-Venexiana-Concerto-per-il-World-Aids-Day-2008.html


Il 1 Dicembre p.v., in felice coincidenza con l’apertura della grande settimana di festa e cultura che si chiuderà con la prima della Scala e Sant’Ambrogio, La Venexiana, diretta da Claudio Cavina (vincitori del GRAMOPHONE AWARD 2008), offrirà in una serata di beneficenza presso il Teatro Dal Verme, nel cuore di Milano, l’unica tappa italiana della tournée internazionale della nuova produzione de L’incoronazione di Poppea, attribuita a Claudio Monteverdi.
http://www.mariomieli.org/spip.php?article814


[...] Il dramma racconta con straordinaria efficacia, tra scene comiche e tragiche, il trionfo dell’amore in tutte le sue forme nel violento intreccio di sesso, politica e morte che portò all’ascesa al trono imperiale di Poppea Sabina.
http://www.notiziegay.com/?p=20705

[...] Consigli della settimana:
La Venexiana direttore Claudio Cavina Nerone ossia L'incoronazione di Poppea musica attribuita a C. Monteverdi, Teatro Dal Verme, Milano, 1 dicembre, incasso interamente devoluto ad ASA Associazione Solidarietà Aids;
http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=268406


La Venexiana offre gratuitamente questa rappresentazione alla città di Milano per sensibilizzare il pubblico alle tematiche dell’aids e per raccogliere fondi per i progetti di ASA. Perché questa scelta?
Perché credo che non si possa fare altrimenti! Anzi, credo proprio sia un dovere di noi artisti impegnarsi affinché se ne parli più spesso. La Venexiana ha offerto già due anni fa una rappresentazione di Orfeo a favore di una cooperativa per l’inserimento lavorativo dei disabili mentali. A me sembra impossibile che ci sia ancora un tabù sull’AIDS: è problema riguarda tutti, al di là dell’orientamento sessuale, della classe sociale… al di là qualunque cosa. Stavamo iniziando con il gruppo il lavoro su Poppea quando un mio collaboratore mi ha segnalato l’esistenza di ASA.

intervista a Claudio Cavina
http://cultura.cronacacity.com/?p=172

giovedì 27 novembre 2008

L'aereo

Due uomini, due divise, uno sguardo.

E fu così che i due presero il volo, un'occhiata fu sufficiente. In un attimo di travolgente trasporto abbandonarono le loro postazioni e i loro ruoli, lasciarono a terra le divise e si concessero i corpi.

Sulle ali del desiderio, furono attimi di vera passione, di sconvolgente onestà.

Poi i sorrisi delicati del dopo, le attenzioni morbide dei fiati affannati e dei tratti distesi. E il ritorno alla vita normale, al dovere della sorveglianza, all'imperativo dell'efficienza e della compostezza.

Ma non fu così, una maniglia gli rimase in mano, una porta chiusa e un sorriso impietrito.

Fuori solo una cabina sguarnita.

Vola, quell'aereo. Da solo. Ma in tutto questo attimo di follia sconsiderata c'è una buona notizia, e ve la lascio scoprire guardando il filmato.

lunedì 24 novembre 2008

Economia amorosa

Visto il periodo di crisi che stiamo attraversando, lasciamo stare gli argomenti pesanti, che ci fanno sprofondare nel baratro della depressione, e sproloquiamo leggermente... lasciamo quindi che per un po’ inutili speculazioni ci anestetizzino la mente: parliamo d’amore, alla maniera di Moccia.
Tutti hanno sempre avuto qualcosa da dire a riguardo: filosofi, poeti e scrittori hanno saturato l’argomento, eppure nessuno ancora ne ha avuto abbastanza.

Vi dirò quindi quello che non troverete mai scritto su nessun bacio perugina: l’amore è come l’economia. E infatti le crisi amorose di una sola persona sono come la borsa di New York: influenzano tutti i suoi conoscenti, i quali ne risentono per mesi e mesi ancora.

Così come in Economia, anche in Amore troviamo diverse tipologie di espressione: alcuni vivono un amore di sussistenza, sopravvivono solo grazie a quello e lasciano perdere il resto; altri fanno un investimento e si aspettano che, come i diamanti, anche l’amore sia per sempre. Poi c’è chi pratica i latifondi dell’amore, perché così può contare sulle corvèe di più braccianti (diciamo così…). Non dimentichiamo chi pratica infine una specie di rotazione triennale, cambiando “amore” con una certa naturale regolarità.

Infine menzioniamo anche i due grandi blocchi antagonisti: l’Amore Capitalista, quello di chi favorisce e incentiva la libera concorrenza fra gli spasimanti, e l’Amore Socialista, che possiamo sintetizzare con lo slogan “Calma Gente, ce n’è per tutti”.

Per dimostrare che quanto dico ha un concreto riscontro sulla realtà, ecco un po’ di esempi: Marco Masini appartiene al Terzo Mondo Amoroso, infatti canta “bella stronza”, Britney Spears pratica l’usura dell’amore, che vende a interessi alti, mandando molti “imprenditori” sul lastrico e facendoli diventare compagni di Masini.
E questo è il famoso Triangolo Commerciale.

Le immagini sono state utilizzate a scopo di critica a norma dell’articolo 70 legge 22 aprile 1941 numero 633 e successive modifiche. Le suddette immagini appartengono ai relativi proprietari.

giovedì 20 novembre 2008

MADRINA2: Madre che film!

Devo segnalare un abuso. Che fine hanno fatto il bellissimo baronetto Jean Claude, la strafiga Madrina e la perfida Cassandra? Rapiti forse da Diabolik per fare frinzi frinzi? Oppure vittima di Rastafani Implacheibol? “Noooo” direte voi, disperati. No, dico io, con il sorriso. Ne ho le prove. “Maledetto!” Ok, ok… eccovele!

Dopo varie indiscrezioni, la voce di corridoio è diventata certezza. E la mia se non gioia quanto meno curiosità. Sensualità a corte diventa film. “Nooooo” mi sembra il commento giusto, misto di incredulità e sorpresa. E così, la blasonatissima famiglia dell’aristocrazia parigina ci rivelerà i suoi segreti, partendo dalla nascita dei due fratelli Jean Claude e Jean François, il primo odiato da Madre per averle provocato le smagliature e perché prova evidente di una sua incoerenza cronologica, il secondo tanto nascosto quanto preferito. A loro per il film si unisce il misterioso Padre, compagno della psicopatica irascibile Madre. Ma non mancheranno tutti gli altri, la perfida Cassandra, promessa sposa del baronetto, Renato (Batman), Stefano (Dart), Armando (Diabolik) e Titti (Robin Hood).

Riusciranno i nostri eroi a farci sorridere anche sul grande schermo? Noi siamo qui ad aspettarli e possiamo pure dire addio alla dignità, e sono certo che andremo in massa a vederli. E non fate quella faccia, o preparatevi a dire addio alla vostra collezione di MiniPony, sottoprodotti della lavorazione del suino che non siete altro! eheh


Fonte: http://www.cineblog.it/tag/marcella+silvestri

lunedì 17 novembre 2008

Emoniziamoci

Ultimamente si respira nell’aria una generale “emofilia”, intendendo con questo termine non la malattia ereditaria, bensì la spasmodica attenzione per la cultura giovanile che vede i suoi adepti fregiarsi del nome di “Emo” (dal sostantivo inglese "emotional").
Questo particolare interesse ha colpito non i media (pensiamo al recente articolo su “Pride”) ma anche il parlamento, a tal punto da avviare una interrogazione dell'onorevole Antonio de Poli al in data 07/05/08 (http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=100&stile=6).
Peccato che (tenetevi forte) l’allarmismo dei nostri deputati provenga da un sito ironico e satirico (www.nonciclopedia.net) famoso per fare il verso a wikipedia.org. Leggiamo un po' cosa spaventa de Poli...:

"(...) infatti sul sito internet http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Emo si possono vedere immagini raccapriccianti: ragazzini che si tagliano le vene, altri che si fanno immortalare a bordo strada «in attesa che un pullman li investa», un dito tagliato di netto con una lama, un ragazzo che si spara in bocca. Tali comportamenti vengono mostrati come normalissimi nella quotidianità di un adolescente Emo"

Forse solo Sigmund Freud, Nostradamus o la Maga Magò sarebbero capaci di capire come sia possibile che un essere umano possa, anche solo lontanamente, ritenere attendibile un sito che ha NONCICLOPEDIA per nome.
Facciam quindi l'ABC dell'emo all'onorevole.
  1. Fisicamente possiamo riconoscere un Emo o una Emo dall’acconciatura: il taglio delle fanciulle ricorda un po’ quello di Cleopatra (con l’unica differenza che il frangione sembra essere stato ritoccato da Edward mani di forbice), mentre per i maschietti è considerata irrinunciabile la frangia che deve assolutamente coprire almeno un occhio, un po’ come quando spostiamo le tende di casa per fare entrare la luce.
  2. Gli emo adorano il nero, colore immancabile nel loro abbigliamento, insieme al bianco, se proprio vogliono darsi un po’ di colore per fare allegria scelgono il viola quaresima o il verde acido.
  3. La loro icona non è Madonna e nemmeno Raffaella Carrà, bensì Jack Skeletron, il protagonista del film animato “Nightmare Before Christmas”, che campeggia su portafogli, borsette, cravatte e tanto altro ancora.
  4. Il gruppo sarebbe noto perché pare tragga godimento dal dolore, più si fan male e più sarebbero contenti: in realtà questo non è vero, si tratta semplicemente di uno stratagemma per “darsi un tono” e distinguersi dalla massa, che rifugge dal dolore come i gatti dall’acqua.
Onorevole, io invidio gli Emo. Li invidio non solo perché hanno come icona Jack Skeletron (che in termini di massa pesa quanto Raffaella Carrà ma è più carismatico), ma anche perché grazie a lei sono stati oggetto di un interrogazione parlamentare senza fare assolutamente niente.
Che dire? Emoniziamoci.

giovedì 13 novembre 2008

MADRINA1: Le lenzuola della mafia di Guy Chiappiavetri

Pochi giorni fa, su La7, Reality, il programma di informazione che va in onda in tarda serata, ha parlato delle “lenzuola della mafia”. Si tratta di un interessante contributo sul rapporto tra mafia e vita privata, ed in particolare tra criminalità organizzata ed omosessualità. «Ma cosa c’entrano le due cose?», vi chiederete. «La mafia, sempre detto che esista, si occupa di potere e non di sesso. Ma qual è quindi la sessualità inconfessata degli uomini d’onore?» .

Se ci pensiamo bene, il potere è dominio e credibilità e un “pulpo” (polpo è il dispregiativo in Sicilia per chiamare gli omosessuali, asessuati come l’animale) è una categoria odiata. Un membro del clan deve essere uomo e non può che essere così. Chi ha "il vizietto", non è mafioso: il gay è debole tra i virili, non deve essere, e al massimo, se capita, non deve essere fatto sapere. Pena: il disprezzo estremo e l’esclusione dal potere o, addirittura, dalla vita.

Il breve documentario sugli “arrusi” fa luce sulla questione ed è ben fatto, con inserti cinematografici ed interessanti contributi di interviste e commenti. Visto che questa aberrante abitudine dei “picciotti” non è nota ma duratura e che i servizi della trasmissione rimangono on-line una settimana, approfittatene e fatevene un’idea, perché “non solo un mafioso può essere omosessuale, ma tra i padrini si nasconde qualche madrina”

Guarda il video: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=reality&video=19061

lunedì 10 novembre 2008

CHIAMATA ALLE ARMI

All'armi! All'armi! In un mondo pieno di omofobia, con pochi diritti per noi, ma tanta voglia di fare, ecco l'occasione che cercavi per impegnarti!

Il MILK è ormai decollato a pieno regime, e siamo molto entusiasti del clima positivo con cui siamo stati accolti da tanti singoli e da molte associazioni. Le attività fremono e, quindi, essendo una associazione di volontariato, vorremmo che valutaste con noi l'ipotesi di diventare nostri soci (sempre che il nostro stile vi piaccia) o darci una mano, anche in modo saltuario.


Al momento abbiamo tre grandi progetti in corso che richiedono molto impegno e la necessità di nuove persone in organizo: il Progetto Benessere, il Progetto Internet e la nostra partecipazione al grande evento del primo Dicembre per il World Aids Day 2008.

Oltretutto, se aumentasse il numero delle persone utile al volantinaggio per tutte le altre iniziative e potessimo portare un corpo sempre più grande di iscritti alle manifestazioni politiche, ecc... beh, che dire... andrebbe tutto a vantaggio delle idee che portiamo avanti, no?


Potete trovare tutte le info relative ai progetti sul sito http://www.milkmilano.com/. Contattateci pure! Il mio indirizzo personale è portavoce@milkmilano.com. Se vuoi fare qualcosa per la comunità, magari il Milk può essere la via giusta per te!


Un carissimo saluto,


Stefano Aresi

Portavoce Milk Milano

lunedì 3 novembre 2008

Lettura dantesca con il MILK!

Ricordiamo a tutti gli amici del MILK il nostro incontro con Dante!

Passa un sabato diverso, un sabato di poesia. Sabato 8 Novembre alle ore 21.00 presso la Casa della Cultura in via Borgogna 3. Saremo lì ad attenderti. Non mancare!